Riva Impianti diventa holding e integra Pulsar

L’automazione industriale si affianca a impianti elettrici, fotovoltaici e termoidraulici completando il panel di offerta della neo-holding di Schio
Alessandro Riva, CEO: «Uniamo le forze per andare incontro alle esigenze di mercato». Fatturato verso i 15 milioni.

Come sta avvenendo in molti mercati, anche quello dell’impiantistica industriale sta subendo una trasformazione, passando da tante aziende singole che operano a livello locale a gruppi più strutturati, per rispondere meglio alle esigenze di un mercato globale sempre più competitivo.
Da qui la decisione di Riva Impianti di ampliarsi ulteriormente, dopo un 2022 segnato dall’acquisizione della ITIC Srl di Thiene che ha consentito all’azienda di Schio nota per gli impianti elettrici e fotovoltaici di equilibrare le competenze nel settore termoidraulico.

La nuova operazione vede coinvolte Riva Impianti Srl a socio unico di Schio, ora diventata holding, e la Pulsar srl di Carrè, azienda divenuta dal 1983 leader nelle automazioni elettroniche più sofisticate, dai cnc ai software per macchine industriali che ora entra ufficialmente a far parte della neo-holding.

«Siamo orgogliosi di aver compiuto insieme questo passo importante» – commenta Alessandro Riva, CEO di Riva Impianti – «sebbene formalmente quella di Pulsar sia un’acquisizione societaria, a noi piace di più chiamare l’operazione col termine “fusione”, perché davvero le due aziende coinvolte sono accumunate da identità, valori e visione delle strategie da adottare. Il desiderio comune era infatti quello di unire competenze, esperienza e sinergie per poter rispondere meglio alle esigenze di un mercato ormai globale».

L’acquisizione di Pulsar e la sua integrazione nella neo-holding scledense non andrà dunque a modificare la governance di Pulsar, che manterrà in organico gli ex soci, Giuseppe Bonaguro e Michele Michelusi, continuando a garantire piena continuità aziendale insieme alla seconda generazione Bonaguro, con i cugini Muluken e Luca, che così commentano l’operazione: «I quarant’anni di Pulsar hanno visto un’evoluzione incredibile dell’elettrotecnica, della robotica e dell’elettronica industriale che abbiamo declinato con passione al servizio delle tante aziende eccellenti soprattutto del nostro territorio. Ora che vengono i tempi di industria 5.0 dove il modello di impresa sarà incentrato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, pensiamo che unirci a Riva Impianti consentirà di aprire un nuovo, entusiasmante capitolo della nostra storia».

Grazie all’unione con Pulsar, i numeri della neo-holding Riva Impianti vedono l’organico salire a 80 dipendenti complessivi, con un fatturato complessivo di circa 13 milioni di euro (dati aggregati 2022), in ambito in gran parte provinciale. La previsione per l’anno corrente è un incremento del volume d’affari di almeno il 15%, così da toccare il traguardo dei 15 milioni. Numeri di buon respiro, che unitamente al completamento del panel di offerta Riva Impianti con l’automazione industriale, all’acquisizione di ulteriore know-how e all’aumento del volume d’affari complessivo, consentiranno alla holding di aprirsi la strada a nuove opportunità e ad ampliare il raggio d’azione.
«Una struttura finanziaria più solida – osserva infatti il responsabile commerciale Luca Sterle – non solo ci permette di aumentare il nostro vantaggio competitivo, ma dona anche slancio all’impresa e soprattutto nuovi stimoli ai collaboratori, le cui competenze di spicco meritano di essere valorizzate».

Il 2024 segnerà per Riva Impianti il mezzo secolo di storia, e con tutta probabilità l’ambizioso traguardo sarà festeggiato nella sede di Carrè che l’acquisizione di Pulsar porta in dote. Location che, dati gli ampi spazi disponibili, vedrà il graduale trasferimento della sede Riva Impianti attualmente nella zona industriale di Schio.

In allegato l’articolo uscito sul Giornale di Vicenza del 06-07-2023.